Comunicato Stampa: maggio 2014

Gianluca Cinelli

L’immagine dei tedeschi nella cultura italiana contemporanea

Conferenza in lingua italiana

Giovedì 8 maggio alle ore 20.00

Nella cultura italiana degli ultimi centocinquant’anni l’immagine della Germania e dei tedeschi ha subito sostanziali trasformazioni. La Seconda Guerra Mondiale in particolare ha influito in modo negativo sulla percezione dei tedeschi nella cultura italiana, soprattutto attraverso cinema e letteratura. Nel corso dei decenni successivi alla guerra, però, si è anche tentato di rivedere l’immagine stereotipata dei tedeschi, operazione avvenuta anzitutto attraverso il lavoro della memoria di alcuni autori che saranno considerati in questa breve conferenza. Fra questi si porteranno gli esempi di Primo Levi (1919-1987), Mario Rigoni Stern (1921-2008) e di Nuto Revelli (1919-2004), i quali durante la Seconda Guerra Mondiale vennero in contatto con i tedeschi in modo differente e ne rielaborarono nel corso dei decenni seguenti un’immagine mutevole, problematica ma comunque tesa infine alla riconciliazione.

Dr. Gianluca Cinelli, italianista, lavora come docente presso la Goethe-Universität Frankfurt. È borsista della Alexander-von-Humboldt-Stiftung. I suoi campi di studio sono i rapporti fra letteratura, storia e etica. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Ermeneutica e scrittura autobiografica (Milano 2008) e Nuto Revelli (Torino 2011). Saggi su Alessandro Manzoni, Primo Levi, Nuto Rivelli, Mario Rigoni Stern. Attualmente si dedica ad un progetto sul confronto di Letteratura memoriale delle due Guerre Mondiali in Italia e in Germania.

Ingresso libero, con offerta. Informazioni: 069/746752 (ore 9-13 e 15-19), www.div-web.d

Deutsch-Italienische Vereinigung e.V.
Arndtstraße 12 • 60325 Frankfurt am Main
Tel. 069/74 67 52 • www.div-web.dediv@div-web.de

Contatto: Dr. Caroline Lüderssen, Barbara Thurau

COMUNICATO STAMPA GIUGNO 2013


Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri
Due generazioni di artisti milanesi a confronto

Dal 24 agosto al 18 ottobre 2013

Inaugurazione: sabato 24 agosto ore 11,00

Si inaugura sabato 24 agosto alle ore 11 alla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte sul Meno la mostra dei due artisti milanesi Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri.

La mostra presenta una selezione di opere che mettono a confronto i due linguaggi – molto diversi e ben distinti – dei due artisti; di Giancarlo Cerri (Milano, 1938) sono esposte le “Sequenze”, tele caratterizzate da un’astrazione che ha la sua forza nel contrasto cromatico, qui nella sua estrema sintesi e risolto in grandi campiture di rossi, gialli e verdi contrapposti a un nero sontuoso e raffinato.

Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch:

[…]“Il rosso è la forza del quadro, il giallo la luce, il nero il mistero. Il nero, per me, è fondamentale. Lo amo perché è virile, fortemente erotico nella sua spiritualità”: solo in apparenza contrastanti il giudizio di Cerri e quello di Renoir, che nel nero vedeva “la regina dei colori”, più consoni il Cerri e il Rimbaud del nero “corsetto peloso delle mosche scintillanti”. In realtà, se scientificamente è il bianco, l’antico germanico “blanch”, lo “splendente”, il colore che contiene in sé tutto lo spettro elettromagnetico, poeticamente il nero di Cerri finisce per essere il sintetico arcobaleno di tutti i colori che regala insieme forza, luce, mistero alle “Sequenze”, le sue opere più personali. Probabilmente anche le opere di cui Giancarlo va più orgoglioso, rappresentate qui a Francoforte, tanto dalle coraggiose “Grandi sequenze”, gigantesche più che grandi, verticalità che sfiorano i due metri, quanto dalle più raccolte “Minisequenze”: tele che si affidano senza mezze tinte ai colori primari, e che richiedono la sicurezza del gusto estetico, la decisione della scelta cromatica."

Giovanni Cerri (Milano, 1969) invece presenta paesaggi urbani in cui emerge il tratto essenziale che delinea e disegna strade, incroci, orizzonti di una città deserta, forse abbandonata o forse solo immaginaria e dipinta in presa diretta da un sogno.

Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch:

[…] "Etica e speranza. Si è aperta a nuove luminosità, la pittura più recente di Giovanni Cerri. Come abbiamo scritto in altra occasione, nello scorso decennio Cerri ha ricreato scorci cittadini, squarci metropolitani, animati solo da tralicci, muraglie, relitti di archeologie industriali, bloccati in una luce acida, quando non livida. Ora ha alzato lo sguardo, verso scorci e squarci molto più ampi di cielo. Ha preso mentalmente appunti, poi, in studio, ha rielaborato muri sbrecciati e ferri rugginosi. Oggi quei falansteri abbandonati, quelle ruote panoramiche su cui salgono aliene presenze notturne, le osserva da lontano. E la città che dipinge, con pennellate di magistrale evanescenza, è una città fantasma, meglio, insieme reale e irreale, la sua città, tutte le città."

Catalogo in galleria con testi di Felix Semmelroth, Salvatore A. Sanna e Gian Marco Walch.

La mostra proseguirà fino al 18 ottobre con i seguenti orari:

Lun – ven 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00, sabato su appuntamento

FRANKFURTER WESTEND GALERIE
Arndtstrasse 12, D - 60325 Frankfurt am Main

Tel. 069/74 67 52, Fax 069/74 11 453
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