Colloquio
Variazioni sul noir
Con Carlo Lucarelli e Marcello Fois
Moderazione: Emiliano Visconti
In lingua italiana, con traduzione in tedesco
Venerdì 28 novembre 2025, ore 19.30
Luogo: Arndtstraße 12, Frankfurt am Main.
Entrata € 10, prezzo ridotto per soci € 8; studenti entrata libera. Si prega di iscriversi.
Il noir, più che un genere rigido, si configura oggi come un orizzonte narrativo ibrido: mescola la cronaca, la storia, le inquietudini personali, le pulsioni oscure; riflette non tanto la mera indagine poliziesca quanto le tensioni morali, i silenzi sociali, l’ombra della memoria. In Variazioni sul noir, l’obiettivo è esplorare come due autori centrali della narrativa italiana contemporanea interpretino — ciascuno con la propria voce — queste tensioni, rimodulando il noir secondo stili diversi, contesti diversi, ma con affinità profonde.
Carlo Lucarelli è nato a Parma nel 1960 e vive a Bologna. È scrittore, saggista, giornalista e sceneggiatore, figura di primo piano nella narrativa noir italiana. Ha esordito nel 1990 con Carta bianca (Freie Hand für De Luca, 1998), iniziando la serie del commissario De Luca, che mescola noir, storia e l’ombra del fascismo e della guerra civile. Tra le sue opere più note ricordiamo Almost Blue (Der grüne Leguan, 1999), L’ispettore Grazia Negro, Via delle Oche (Der rote Sonntag, 2001) e L’estate torbida (Der trübe Sommer, 2002). La sua scrittura noir è segnata da un equilibrio tra la tensione narrativa del giallo/inchiesta e la ricerca storica e morale: appare spesso un indagatore — commissari, ispettori — che deve fare i conti con verità scomode, zone grigie, memoria collettiva e silenzi istituzionali. Le sue opere più recenti sono L'inverno più nero (2020), Bell’abissina (2023) e Almeno tu (2025).
Marcello Fois è nato nel 1960 a Nuoro, in Sardegna, e vive e lavora a Bologna. Ha esordito con Ferro Recente nel 1992, ed è una voce importante della letteratura sarda nonché del noir italiano. Ha ricevuto il Premio Italo Calvino per Picta (1995), il Premio Dessì per Nulla (1997) e il Premio Scerbanenco per Sempre caro (1998). Le sue opere spaziano dai romanzi d’inchiesta, noir con una forte componente psicologica, alle saghe familiari, passando per la narrativa che esplora la memoria, la giustizia, il rapporto tra individuo e comunità. In particolare, ricordiamo la serie ambientata nella Nuoro di fine Ottocento con protagonista l’avvocato-poeta “Bustianu”, composta da Sempre caro (Tausend Schritte, 2000), Sangue dal cielo (Himmelsblut, 2001) e L’altro mondo (Die blaue Zunge. Ein Fall für Avvocato Bustiano, 2004); e la trilogia dei Chironi, comprendente Stirpe (Die schöne Mercede und der Meisterschmied, 2010), Nel tempo di mezzo (Zwischen den Zeiten, 2014) e Luce perfetta, che mescola mutamenti sociali, interiori e storici. Tra le sue opere più recenti Del dirsi addio (2017), Pietro e Paolo (2019), L’invenzione degli italiani. Dove ci porta “Cuore” (2021) e L’immensa distrazione (2025). In traduzione tedesca anche Meglio morti (Besser tot, 2000), Dura Madre (Der Tod wäscht alles rein, 2004), Sheol (Scheol, 2005) e Memoria del vuoto (Sardische Vendetta, 2008).
Emiliano Visconti, nato a Bologna nel 1974, vive tra Francoforte sul Meno e la Romagna. È organizzatore di eventi letterari e musicali, come pure direttore artistico di vari Festival, fra cui il Rapsodiafestival e Intermittenze. Laureato all’Alma Mater di Bologna in Musicologia con Roberto Leydi, è inoltre narratore orale, rapsodo, dal mondo della storia della popular music, del rock e dintorni.
Con il patrocinio e l’appoggio del Consolato Generale d’Italia a Francoforte sul Meno
Con il sostegno del Hessisches Ministerium für Wissenschaft und Forschung, Kunst und Kultur e del Kulturamt della Città di Francoforte.